martedì 18 settembre 2012

Pagina 3: "Le due lune" di Luca Tarenzi


“Le Due Lune” è uno di quei libri che ti saltano in braccio come un gatto, ma un gatto selvaggio, che resta con te per soddisfare il nostro bisogno di affetto e coccole giusto per un paio di giorni. Poi se ne va e ti lascia il ricordo di un bel momento.
Il libro lo conoscevo già, come anche il suo autore, ma non era nella lista dei miei imminenti libri da leggere. Poi un giorno me  lo ritrovo all’improvviso davanti a me mentre entro in biblioteca. L’ho preso al volo e divorato subito. Ed è una cosa difficile che capiti, soprattutto se il libro appartiene al genere fantasy come in questo caso. Eppure mi sono dovuta ricredere e anche tanto.
Luca Tarenzi, autore del libro uscito nel 2011 per Salani “Quando il diavolo di accarezza”, mi ha fatto appassionare e tornare piccola, quando ai libri mi avvicinavo di pancia, cioè quando non mi interessava proprio nulla di tutto quello che diceva la critica o chissà quale altra autorità letteraria, perché l’unica cosa che cercavo era una storia capace di tenermi sveglia alla notte.
Veronica Meis , sedicenne, si sveglia un mattino con un segno sulla caviglia. Quel segno assomiglia molto a un morso di un cane. E fa male. E da quel giorno le sue percezioni del mondo esterno cambiano. Vede nitidamente, adesso le persone per lei vanno al rallentatore mentre prima se le vedeva sfrecciare davanti. Qualcosa di magico c’è di sicuro e sarà la figura molto particolare del conte Gorani a svelarle cosa sia successo e cosa la attende. La storia si snoda tra le vie di Milano, mostrando anche le bellezze nascoste e poco conosciute di questa città, arricchendosi dei vari personaggi, tra cui il bel Ivan che come già si intuisce fin da subito sarà fondamentale per la storia e per Veronica.
Mentre leggi ti appassioni sempre più, senti piano piano che i personaggi diventano tuoi amici, come succedeva quando avevo dodici anni e questo per me è bellissimo. Mentre leggi scopri anche misteri riguardanti vecchie tradizioni e culti religiosi che venivano praticati nell’antichità per scacciare o invoca gli spiriti a seconda di cosa si aveva bisogno. Tutte storicamente provate, ovviamente, dato che l’autore è anche laureato in Storia delle Religioni.
Tra tutti i libri che affollano gli scaffali delle librerie, che parlano di vampiri, mezzosangue, lupi mannari, creature fatate, sempre più identico all’altro, Tarenzi invece si distingue per la freschezza, per la bellezza della sua prosa, per un libro che vale davvero nel suo genere, appena sbocciato in Italia e poco conosciuto, dell’urban fantasy.
Da tenere sott’occhio.

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